Un nonninonnipotente
Un vecchio enigmista vuole provare a trasmettere la sua passione al nipote.
“Antongiulio,molla per un attimo i videogiochi e vieni giù in giardino!”
“Uffa...che c'è?!”
“Dai,vieni giù fanciullo che ti mostro una cosa meravigliosa!”
Antongiulio raggiunge il nonno in giardino:”Allora?”
Il nonno lo guarda e gli mostra un fiore.”La vedi fanciullo?E' una calla ma noi enigmisti abbiamo il privilegio di poterla chiamare “aro”,capisci fanciullo?”
“Wow,nonno!Ho la pelle d'oca.Ora posso tornare a giocare?!”
“Aspetta fanciullo.Vai su in camera mia,ai piedi del letto c'è quel mobile in legno dove sono riposte le mie vecchie divise di quando ero soldato.Indossane una e portami giù il mobile,ti regalerò un'emozione unica!”
Il povero Antongiulio,pur di farla finita con quella perdita di tempo,decide di esaudire la richiesta.Dopo circa dieci minuti,un principio di ernia discale e un piede schiacciato contro il muro,il ragazzo arriva in giardino e posa il mobile...sulla calla.
Il nonno s'infuria:“Hai rovinato tutto!!Hai distrutto il mio rebus!!Non c'è tempo da perdere!Carica il mobile sul furgone che dobbiamo partire!”
Antongiulio non capisce:”Partire?E per dove?”
”Te lo spiego quando arriviamo”.
Dopo circa due ore di viaggio il nonno grida ad Antongiulio:”Freeeena!!!Niente,non si puo' fare!Pensavo che Rho si scrivesse senza la H,pazienza,torniamo a casa”.
Il povero Antongiulio non ha nemmeno piu' voglia di replicare.Appena arrivati,il nonno sconfortato si avvia verso il giardino e ha un'illuminazione.”Certo!Come ho fatto a non pensarci prima!Antongiulio!!Non tutto è perduto fanciullo!!Vai su in casa,nel mio studio c'è un piccolo tomo dal titolo La botanica dalla Abelia alla Zucchina”.
Antongiulio sale in casa,apre lo studio e trova il piccolo tomo,piu' pesante del mobile di prima.Se lo carica sulle spalle e,sentendo distintamente lo scricchiolio di ogni vertebra,raggiunge il nonno che gli sorride:”Ci siamo quasi fanciullo!!Ora vai in cantina,sullo scaffale vicino alla finestra ci deve essere una vecchia scodella di ferro.La usavo in guerra per metterci il mangiare,intanto io cerco la calla sul libro!”.Antongiulio entra nella cantina poco illuminata per via della lampadina bruciata da anni e intravede lo scaffale.Allunga la mano per cercare di trovarla e si imbatte in una vecchia trappola per topi perdendo un paio di falangette.Sanguinante e dolorante riesce comunque a recuperare la scodella e la porta al nonno.”Bravo fanciullo!!Manca solo il contenuto,di solito era uno spezzatino con patate ma una scatoletta di carne del cane andrà benone.Però l'ultima l'ho data ai miei cuccioli,vai che forse non hanno ancora iniziato a mangiarla!”
Furio e Rocco sono i due mastini napoletani del vecchio enigmista.Due molossi di 70 chilogrammi piuttosto irascibili quando si tocca loro il cibo.Antongiulio si avvicina a piccoli passi tenendo in mano un paio di croccantini e sorride.Anche Furio e Rocco sembrano sorridere,i croccantini non li hanno nemmeno visti, entrambi pensano che il ragazzo sia la seconda portata del pranzo.Un gioco di sguardi e l'impavido nipote dell'enigmista con un balzo raggiunge la ciotola,la prende e scappa via lasciando dietro di sé solo un piccolo pezzo del suo polpaccio sinistro.
Il nonno è contento:”Che scatto felino!!Vieni qui che travasiamo la carne nella mia scodella e sono pronto a mostrarti la meraviglia!!”
Antongiulio si trascina a stento vicino al nonno e ascolta.
“Guarda.C'è l'aro,la madia e ci sei tu che adesso mangi il tuo pasto da soldato,il rancio!Ancora non hai capito,eh?ARO-MADIA-RANCIO...AROMA DI ARANCIO!!Non è fantastico poter giocare con le parole?Ecco,questa è la magia dell'enigmistica!!Oggi pomeriggio ti spiego i rebus con i grafemi fanciullo!!”
“Fanciullo?Fanc***!” sbotta il giovane esausto.
Il nonno sorride e gli dà una pacca sulle spalle:”Non affrettiamo i tempi,i rebus a scarto te li insegnerò domani!”